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Da "Il Giorno" del 23 dicembre 2017

Incontri di piazza, abbracci, strette di mano: la rivincita di Palazzi

Ritorno alla vita dopo il sexygate. E il sindaco si riprende Mantova

di TOMMASO PAPA

Mantova, 24 dicembre 2017 - Dopo i giorni della gogna mediatica, duri ma inevitabili di fronte ad accuse gravi come la concussione (seppur tentata) condita da uno scenario a luci rosse, dopo la tensione degli interrogatori e il sollievo di una schiarita, per Mattia Palazzi è tornato il sereno.

Ieri mattina il sindaco era in piazza Mantegna, davanti alla maestosa facciata di Sant’Andrea, e sono stati tanti i passanti di ogni età che hanno voluto stringergli la mano, esprimendo sostegno e incoraggiamento. Nelle scorse settimane proprio lì qualcuno dei suoi più fieri oppositori aveva cercato consensi alla luce dello scandalo sessuale che era scoppiato sulla testa del primo cittadino.

Continua sul sito "Il Giorno"

Da "corriere.it" del 23 dicembre 2017

Mantova, lo scandalo degli sms al sindaco «Quei messaggi alterati?
Un gioco che mi è sfuggito di mano»

Elisa Nizzoli, la vicepresidente dell’associazione culturale che ha «inguaiato» il primo cittadino di Mantova, racconta com’è nato ed è esploso il sexgate poi divenuto un flop

 

«Lo so, sono stata una stupida. Ma la verità è che quei messaggi io li ho mandati un po’ così, quasi per gioco, per far vedere a Cinzia che avevo un rapporto con Palazzi, una specie di vanteria diciamo. Poi però la cosa è diventata grossa e ho avuto paura». La verità di Elisa Nizzoli apre uno scenario kafkiano. Se davvero è andata come sostiene la trentottenne vicepresidente dell’associazione culturale «Mantua me genuit» con un veloce trascorso politico, significa infatti che lo scandalo sessuale è nato sul nulla. Perché è successo che tre quattro messaggi farlocchi da lei inviati con WhatsApp «quasi per gioco» alla sua capa Cinzia Goldoni, hanno creato scompiglio a ogni livello, politico, giudiziario, investigativo. Con il sindaco Mattia Palazzi che si è trovato sull’orlo delle dimissioni, la sua presidente Goldoni che ha preso a urlare contro Palazzi dicendosi pentita di non averlo denunciato lei stessa e il consigliere d’opposizione Giuliano Longfils che è partito lancia in resta con i messaggi, depositandoli al Comando dei carabinieri. E poi la gente, a discutere per settimane nelle piazze e nei bar della vicenda. Tutti, istituzioni e cittadini, a reagire a quelle parole sui favori sessuali in cambio di contributi pubblici, di certo sorprendenti ma con un vizio d’origine non proprio trascurabile: erano falsi, alterati.

 
 

da "Rai News" del 22 dicembre 2017

Il sindaco Palazzi era stato indagato per tentata concussione continuata nei confronti della vice presidente di un'associazione culturale, a cui avrebbe chiesto favori sessuali per non intralciarne l'attività Tweet Mantova, "favori sessuali in cambio di fondi" indagato sindaco 22 dicembre 2017 La Procura di Mantova ha chiesto ieri l'archiviazione dell'indagine aperta nei confronti del sindaco di Mantova Mattia Palazzi per tentata concussione continuata. Lo ha comunicato "per una corretta informazione agli organi di stampa" la procura stessa in una nota.     Il sindaco Palazzi era stato indagato per tentata concussione continuata nei confronti della vice presidente di un'associazione culturale, a cui avrebbe chiesto favori sessuali per non intralciarne l'attività. Non era stata la donna a presentare un esposto ma un consigliere comunale di opposizione.    "Il procuratore della Repubblica di Mantova, dottoressa Manuela Fasolato - si legge nella nota della procura - comunica, per una corretta informazione agli organi di stampa, che in relazione all'ipotesi di reato di cui agli articoli 56, 81 e 317 del codice penale in Mantova dal novembre 2016 al novembre 2017 nei confronti del sindaco di Mantova, quest'Ufficio, all'esito della attività istruttoria espletata, ha avanzato in data 21 dicembre 2017 richiesta di archiviazione". 

da "Repubblica.it" del 22 dicembre 2017

Contro Mattia Palazzi era stata aperta un'indagine per tentata concussione continuata. Ora l'accusatrice finisce sotto inchiesta per "false informazioni al pm"

Da accusato a vittima. La parabola giudiziaria del sindaco di Mantova Mattia Palazzi dura meno di un mese. La procura infatti ha chiesto l'archiviazione dell'indagine per tentata concussione continuata nella quale il primo cittadino era accusato di aver chiesto favori sessuali alla rappresentante di un'associazione culturale cittadina, in cambio di contributi economici da parte del Comune.

Ma dopo l'interrogatorio della donna si è arrivati a quella che sembra una svolta nell'inchiesta, anche il giudice deve ancora esprimersi al riguardo. Sentita dai magistrati, infatti, avrebbe ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco (messaggi che erano di carattere strettamente personale), aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. Per questo la donna ora è indagata per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio.

Palazzi, primo cittadino eletto tra le file del Pd, aveva sempre smentito tutto: "Non ho mai chiesto favori a nessuno abusando del mio ruolo di sindaco - aveva detto Palazzi appena saputo dell'inchiesta - conosco quella signora ma non vi è mai stato nulla di privato con lei".

Le accuse: sms a sfondo sessuale per un anno

Il 26 novembre Palazzi affidava a un comunicato stampa il suo stato d'animo: "La mia vita privata è stata devastata. E' un inaccettabile gioco al massacro, che non auguro a nessuno di vivere". Ora, invece, commenta: "Ho vissuto un incubo ma ho sempre avuto fiducia nella magistratura e ringrazio la procura per la velocità e la serietà delle indagini".

La richiesta di archiviazione per l'accusa di concussione non significa però

 

la fine dei guai giudiziari per il sindaco. Resta infatti aperto - ancora in fase di indagine - il filone d'inchiesta in cui è indagato per abuso d'ufficio, in relazione ai finanziamenti a enti e associazioni concessi dal Comune nel 2016 e 2017. L'ipotesi della procura mantovana è che il sindaco abbia favorito l'assegnazione di fondi in violazione delle norme che regolano i finanziamenti finalizzati alla promozione culturale.

Mantova, chiesta archiviazione Palazzi: “Nessun favore sessuale”. La presunta vittima ammette: “Ho manomesso sms”

da "Il fatto quotidiano" del 22 dicembre 2007

La vicepresidente dell'Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli davanti ai pm ha detto di aver inserito frasi ad hoc sul ruolo istituzionale del primo cittadino in una chat erotica con lui. E poi di aver girato lo scambio a terze persone che sarebbero state ignare della situazione. Il sindaco rimane indagato per abuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni

La vicepresidente dell’Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli ha ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco Pd di Mantova Mattia Palazzi, indagato nei giorni scorsi per tentata concussione continuata. La procura ha infatti chiesto l’archiviazione per l’inchiesta a carico del primo cittadino che era stato accusato di aver chiesto favori sessuali per non intralciare la sua attività. Palazzi resta, tuttavia, indagato perabuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni. La svolta è arrivata dopo che ieri la 39enne, davanti ai pm, ha ammesso di aver alterato gli sms della chat erotica tra lei e il sindaco, che erano di carattere strettamente personale, aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. La donna adesso è stata indagata per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio.

 

Sul caso è intervenuto lo stesso Matteo Renzi su Facebook che ha parlato di “giustizialismo a giorni alterni”: “Oggi è un giorno bello anche per Mantova”, ha scritto, “il sindaco Mattia Palazzi era stato indagato per una vicenda di sms privati e alcune opposizioni lo avevano attaccato in modo violento, con il consueto giustizialismo a giorni alterni. Mattia ha resistito alle accuse infamanti, ha dimostrato la sua innocenza e oggi è arrivata la richiesta di archiviazione. Sono felice di aver insistito con Mattia perché non mollasse nonostante la grancassa e la gogna mediatica dei quei giorni. Avanti, insieme”. Esulta Palazzi: “Ho vissuto un incubo”, ha commentato il primo cittadino. “Avevo dichiarato sin dall’inizio di essere estraneo a questa grave accusa. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e ringrazio la Procura per la velocità e la serietà delle indagini. Il ringraziamento più grande lo devo a voi, alla giunta e maggioranza, alla mia famiglia e amici di sempre, ai tantissimi che mi hanno fatto arrivare messaggi di affetto e incoraggiamento. Sono stati importanti per aiutarmi ad andare avanti nel lavoro di sindaco ed onorare la fiducia che i mantovani hanno riposto in me”.

 

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